Collana Triquetra-Cirpit, Ed.Mimesis, Mi, 2015
Ex oriente lux. Non solo quella che sveglia il giorno, ma anche la luce che riaccende il pensiero. L’Europa moderna ha creduto a lungo di poter radiare il sacro arcaico esponendosi esclusivamente alla luce della (sola) ragione: con la razionalizzazione totale del mondo, ci saremmo sicuramente incamminati verso sorti migliori e progressive. Sotto molti aspetti ciò è fortunatamente accaduto; allo stesso tempo, tuttavia, questa stessa luce sta proiettando anche ombre inquietanti. Così oggi vediamo che la desacralizzazione completa può anche tramutarsi in completa dissacrazione dell’umanità e della terra. Se niente è sacro, tutto è potenzialmente violabile. Il rimosso ritorna. Sempre. E anche se forse più “logico”, non per ciò meno dannoso. In questo scenario, non pare che il pensiero europeo riesca da sé solo a rigenerarsi. Del resto, ex occidente lex. Che non sia da volgere di nuovo lo sguardo a oriente? E se solo una filosofia e teologia “altre” potessero riossigenare le nostre? D’altronde, non sono stati i Magi venuti da oriente (Mt 2,1), allora, a far scoprire alla Città ciò che (o meglio, Chi) da sé non riusciva a vedere?
Luigi Villanova ha conseguito la licenza in Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sede di Milano, con una tesi sul pensiero di Raimon Panikkar che qui viene pubblicata. Attualmente è iscritto al dottorato di ricerca della Facoltà Teologica del Triveneto, sede di Padova, ove sta prolungando l’approfondimento del tema precedente, nel tentativo di far interloquire tra loro i domini teorici della teologia, della filosofia e della psicoanalisi.